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Assicurazione auto: ai disoccupati costa di più

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Per definire il costo di una polizza auto, le compagnie si basano su determinanti informazioni, come la residenza, il sesso, l’età, il tipo di veicolo etc etc, non tutti sanno però che conta anche il tipo di occupazione. Ad esempio, un militare, rispetto ad un operaio, qualsiasi città o paese esso risieda, andrà sicuramente a risparmiare circa il 10% sul premio assicurativo.

Per i disoccupati?
Quì casca l’asino, poichè non basta la sofferenza di una persona che ha perso il lavoro, se vorrà assicurare il suo veicolo, sarà soggetto
ad una tariffa assicurativa che spesso supera i limiti morali. Circa 200 Euro in più rispetto ad un contraente occupato. Buono anche per
insegnanti e sacerdoti.

I motivi per cui le compagnie assicurative stabiliscono il premio anche in base alla professione, sono i rischi applicati al lavoro svolto. Ma non solo, quasi sempre si tratta di strategie di mercato, dove ad esempio, un medico benestante avrà sicuramente più di un automobile, un motociclo, una casa, e forse anche una barca, e perchè no, anche una previdenza supplementare potrebbe fargli comodo, un potenziale cliente da accattivare e tenersi stretto, nonostante potrebbe essere ua categoria a rischio per il lavoro che svolge, sempre di fretta e quasi sempre preso dai pensieri che la professione comporta.

Online, esistono molti canali diversi per poter risparmiare sulla rc auto, tuttavia occorre non fermarsi alla prima proposta, ma confrontare più compagnie, ad oggi, resta l’unico metodo per risparmiare.

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